venerdì 11 gennaio 2013

PESCATRICE CON SALSA AL AVOCADO

Ingredienti Pax 4 Pescatrice solo code kg 1 Avocado n 2 Yogurt magro g 125 Olio d’oliva extravergine q b Sale Qualcosa in più L’avocado è un albero delle Lauracee, tipico del Messico (gli aztechi lo chiamavano burro del bosco), è coltivato nei paesi tropicali e anche in quelli mediterranei. Alto fino a 20 m, è sempreverde, ha foglie coriacee fino a 20 cm, fiori piccoli in pannocchia, di colore giallo tendente al verde. Il frutto, detto anche pera avocado a motivo della sua forma, è verde con sfumature gialle, rossastre o brune, con polpa consistente ma morbida. A differenza della maggior parte dei frutti freschi, l’avocado ha un contenuto lipidico abbastanza elevato, ciò impone quindi una valutazione attenta delle quantità da assumere; la componente lipidica, tra l’altro, è costituita prevalentemente da grassi monoinsaturi, scarsa invece la presenza di grassi polinsaturi, non è pertanto da considerarsi un’ottima fonte di grassi essenziali. Buona la presenza di vitamina E, di vitamine del gruppo B e di potassio; contiene inoltre betasitosterolo, un fitosterolo utile nelle diete per la riduzione del colesterolo. Ne esistono numerose varietà che si differenziano sia per la forma che per la grandezza; variabili inoltre sono l’aspetto e il colore della buccia. In Italia non sono frutti molto diffusi, ma sono reperibili per tutto l’anno dal momento che vengono importati da varie nazioni estere. Generalmente vengono commercializzati quando sono ancora acerbi; si dovranno quindi acquistare alcuni giorni prima del previsto consumo e fatti maturare per circa 4-7 giorni. I frutti, se acerbi, non si devono conservare in frigorifero dal momento che ciò fermerebbe il processo di maturazione. Una volta maturati, possono essere tenuti in frigo per un paio di giorni. Per gustare il frutto, dopo averlo sbucciato, si deve togliere il nocciolo ed estrarre la polpa con un cucchiaino da caffè. L’avocado può essere utilizzato sia per la preparazione di insalate sia come accompagnamento di formaggi. Dato il suo elevato apporto calorico non è consigliabile utilizzarlo come sostitutivo di altri tipi di frutta. www.albanesi.it La rana pescatrice è diffusa dal Mare del Nord (compreso il Mar Baltico) all’Atlantico (fino alle coste nordoccidentali africane) comprese le coste islandesi. È inoltre presente nel Mediterraneo (più diffuso nella parte occidentale) e nel Mar Nero. Abita le acque di fondale sabbiose e sassose comprese tra 20 e 1000 metri. La rana pescatrice presenta una testa massiccia ricoperta di creste ossee e spine, appiattita e allargata, di forma ovale, così come la parte anteriore del corpo; il corpo è conico e la pelle è priva di squame. La bocca è molto grande e rivolta verso l’alto, con numerosi denti acuti: la mascella inferiore è prominente rispetto a quella superiore. Nella mandibola e lungo il corpo sono presenti delle appendici cutanee a forma di frange. La colorazione è bruno-olivastra o violacea sul dorso e bianca nel ventre; le pinne sono orlate di scuro. Il primo raggio della pinna dorsale è estremamente sviluppato e dotato in punta di una piccola escrescenza carnosa. Quest’appendice, utilizzata per cacciare, è chiamata illicio. La livrea è tendenzialmente bruna. Può raggiungere dimensioni ragguardevoli: sono stati pescati esemplari di 200 cm di lunghezza per 57 kg di peso. La femmina raggiunge la maturità sessuale attorno ai 14 anni, per dimensioni di circa 90 centimetri, il maschio intorno ai 6, per circa 50 centimetri. Specie affine è Lophius budegassa, che presenta frange cutanee meno sviluppate, ciuffo dell’illicio non lobato, colorazione del dorso più rossiccia e, in genere, dimensioni inferiori (fino a 70 cm). È una specie dalle abitudini solitarie, che passa la maggior parte del tempo infossata sul fondo, in attesa delle prede. Durante il giorno rimane quasi invisibile: con le pinne pettorali scava un avvallamento per rimanere nascosta nella sabbia, e adagiata sul fondo, può iniziare la caccia: usa il primo raggio della pinna dorsale (illicio), dotato di un ciuffetto lobato, come se fosse una canna da pesca: quando una preda incuriosita dai movimenti dell’illicio si avvicina per ingoiare la finta esca, la rana pescatrice porta prima l’appendice un po’ all’indietro, poi ingoia l’animale che si è avvicinato. BUON APPETITO DA GOOD CHEF

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